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Napoli, arrestati medici e infermieri: furbetti del cartellino

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/02/2017 20:10

Maxi blitz con 270 carabinieri al Loreto Mare: 94 gli indagati, coinvolti anche sindacalisti

Invece di lavorare in ospedale andavano a giocare a tennis, a fare gli chef in ristorante e, addirittura, a clonare schede per la pay-tv: blitz dei carabinieri del Nas contro i furbetti del cartellino, nell'ospedale Loreto Mare di Napoli, nosocomio di "frontiera" e con numerose eccellenze svilite dal comportamento truffaldino di 55 dipendenti, tutti finiti ai domiciliari. Un numero cospicuo di assenteisti che ha costretto il giudice a disporre, contestualmente, anche l'obbligo di andare al lavoro, sotto il controllo dei militari dell'Arma.

Una soluzione proposta dalla Procura di Napoli e condivisa dal gip per evitare, come ha sottolineato il procuratore reggente Nunzio Fragliasso, "sensibili disagi agli utenti". Complessivamente sono indagate 94 persone, praticamente un terzo dei dipendenti del nosocomio. Per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, la vicenda rappresenta "una pagina vergognosa che fa male al cuore e alla dignità di questa città". Il primo cittadino auspica "provvedimenti forti" contro comportamenti "indecenti, immorali": il Comune si costituirà parte civile nell'eventuale processo. "Saremo inflessibili contro chi non fa il proprio dovere", assicura il governatore Vincenzo De Luca.

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Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di un neurologo, un ginecologo (ma i medici indagati sono 6), 9 tecnici di radiologia, 18 infermieri professionali, 6 impiegati amministrativi, 9 tecnici manutentori e 10 operatori sociosanitari. Tra questi anche alcuni sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, che - secondo fonti interne dell'ospedale - sarebbero stati coinvolti nella gestione dei badge marcati abusivamente. Due operatori sociosanitari custodivano 20 badge che usavano per far risultare presenti dipendenti i quali, per tenerli in allerta, inviavamo loro messaggi via telefono cellulare. In sostanza, c'erano assenteismi praticamente in tutti i reparti del Loreto Mare, finanche in quello, delicatissimo, di terapia intensiva.

Il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino, nel corso della conferenza stampa in Procura, li ha definiti "Professionisti, ma del cartellino": nel giro di tre mesi, due indagati hanno "strisciato" il badge rispettivamente 443 e 493 volte. Quasi un record. Oltre agli arresti domiciliari, il gip ha anche deciso di sequestrare le indennità percepite da tre radiologi per la cosiddetta "prestazione lavorativa esclusiva", circa 300mila euro: in realtà, è emerso dalle indagini, svolgevano doppio e triplo lavoro e quindi non ne avevano diritto. Tra i casi più eclatanti figura quello di un cosiddetto 'controllore' - dipendente dell'ufficio Prass (Presenze/Assenze) - che invece di tenere d'occhio i colleghi se ne andava a fare lo chef in un ristorante del Napoletano.

Gli arresti sono stati eseguiti da ben 270 carabinieri. Nel corso di due anni hanno registrato ore e ore di filmati (grazie a telecamere sistemate nei pressi dei sistemi marcatempo) e tantissime intercettazioni: svolti circa 500 servizi di osservazione oltre che moltissimi pedinamenti, hanno ricordato in conferenza stampa il tenente colonnello Vincenzo Maresca e il maggiore Gennaro Tiano, del Nas. Misure disciplinari sono state annunciate dal presidente del Collegio Ipasvi (Infermieri) di Napoli Ciro Carbone. Di "fatti indegni", che danneggiano "la fiducia con i cittadini-pazienti', parla Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli.

C'è chi si dice "sbalordito", come un sindacalista della Cgil, chi punta sui distinguo, come il direttore generale della Asl, chi rifiuta ogni commento, come il direttore sanitario, e chi applaude, come un cinquantenne che da due settimane aspetta che la moglie venga ricoverata per un' ernia del disco. All'ospedale Loreto Mare di Napoli è una giornata ad alta tensione.

Si comincia al mattino, quando alcuni infermieri che dovevano smontare alle 8 sono costretti a restare fino alle 9.30 per i vuoti aperti dagli arresti. Vengono chiamati in servizio alcuni fuori turno, ci sono proteste. Problemi anche nel reparto radiologia ed in amministrazione. Un operatore della Rai viene invitato a non riprendere le barelle destinate ai pazienti in sovrannumero al terzo piano dell'ospedale. Il direttore sanitario, Mariella Corvino, che rifiuta ogni commento ai giornalisti, poco prima delle 13 va in giro per i reparti in un clima carico di tensione.

Il direttore generale della Asl Napoli 1, Elia Abbondante, affronta la stampa e pianta subito paletti: "Sono in carica dal luglio 2016, l' inchiesta si riferisce al 2014-2015". E il direttore sanitario, che ha ricoperto incarichi a più riprese al Loreto Mare? "Anche lei è stata direttore sanitario dal 2016". Possibile che non ci sia stata nessuna segnalazione, con 94 indagati? "L'assenteismo avveniva nei rispettivi turni di lavoro, non simultaneamente. Il Loreto Mare ha 800 dipendenti". Ci saranno provvedimenti amministrativi? "Non ho ricevuto nessuna comunicazione dalla magistratura. Debbo leggere gli atti, poi deciderò.

In ogni caso, la legge Madia non si applica a fatti precedenti alla sua approvazione. Il Consiglio di disciplina potrà decidere una eventuale sospensione dal servizio e riduzione dello stipendio, oppure attendere la sentenza della magistratura", conclude il manager della Asl. Ma le "voci di dentro" dell'ospedale parlano di una complicità diffusa sull'assenteismo. "Certo che si sapeva - dice C., anziano infermiere - i sindacati sono sbalorditi? E che dovrebbero dire, ci sono anche loro dentro. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio - aggiunge - qui c'è gente che lavora seriamente e si prende cura degli ammalati, ma questo ospedale è in via di smobilitazione, da quando hanno deciso la costruzione dell'Ospedale del Mare, dove funzionano solo alcuni ambulatori e che comunque non potrà risolvere la crisi del sistema sanitario in Campania. Intanto qui funziona solo una Tac da campo e la risonanza magnetica non l'abbiamo mai avuta".

Chi si assenta dal lavoro frodando l’azienda è un criminale e come tale va punito. Per questo il nostro auspicio è che la magistratura accerti velocemente ogni responsabilità, sgomberando il campo da qualsiasi dubbio». Lo dice Bruno Zuccarelli, segretario regionale dell’Anaao in merito al blitz realizzato al Loreto Mare dal Nas dei Carabinieri. Zuccarelli sottolinea che queste vicende fanno male due volte, «alle tasche dei contribuenti, ma anche all’immagine stessa di un’intera categoria». Attenzione però a «non fare di tutta l’erba un fascio. Della lunga lista di nomi apparsi sui giornali – dice il leader dell’Anaao – solo tre sono medici. Questo non significa che eventuali responsabilità - laddove accertate - siano meno gravi, ma di certo non si può generalizzare e parlare di “medici furbetti”».

Zuccarelli, riferendosi a chi ha il dovere di controllare, chiede cosa si stia aspettando a introdurre gli stessi sistemi gi・ adottati a Salerno. ォPer evitare di ritrovarci difronte a queste scene pietose si potrebbero utilizzare marcatempo basati sul riconoscimento delle impronte. E・ una tecnologia gi・ impiegata al Ruggi che non permette furbateサ.  

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